I materiali superisolanti hanno fatto il loro ingresso sul mercato ormai da parecchio tempo, circa dai primi anni 2000, ma la ricerca scientifica continua senza sosta per migliorarne le prestazioni sia termiche che applicative. Questi isolanti forniscono valori di conducibilità termica molto bassi confrontati con quelli tradizionali, questi valori però possono comportare dei problemi di comfort e benessere all’interno degli edifici, se non applicati e progettati opportunamente.
Dobbiamo considerarli come soluzione molto efficace ed efficiente in tutti i casi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, qualora siano necessari spessori ridotti per raggiungere i limiti prestazionali imposti dalla legislazione vigente e futura.
Tutti i materiali isolanti tradizionali, ad eccezione di alcuni, si basano ancora sull’inglobamento di aria in piccole cavità, pori o cellule che impediscono lo scambio termico per convezione, è questo il motivo per cui la conducibilità termica raggiunge valori minimi fino a 0,023 W/m2K.
Per oltrepassare questo limite e raggiungere valori più performanti tramite la riduzione della conducibilità termica, possono essere applicate tre strategie principali:
- rimozione del gas
- cambio della tipologia di gas:
- incorporare gas in minuscoli pori
Sfruttando una di queste tecniche, la conducibilità termica dei materiali assume valori inferiori a 0,015 W/m2K con la possibilità di spingersi ancora a valori migliori: pannelli sottovuoto e materiali nano strutturati, ad esempio gli aerogel, sono già disponibili sul mercato.
I materiali in questione però restano ancora molto costosi rispetto ai tradizionali materiali isolanti, ma costituiscono una soluzione economicamente vantaggiosa considerando il ridotto spessore rispetto a soluzioni tradizionali.
Se consideriamo gli edifici residenziali, il riscaldamento invernale, l’acqua calda sanitaria e il raffrescamento estivo pesano circa l’80% sul consumo totale di energia, il modo più efficiente per contenere i consumi è quello di ridurre le dispersioni termiche migliorando l’isolamento termico dell’involucro; migliorare le attuali performance energetiche del parco edilizio attuale risulterà fondamentale per raggiungere gli obiettivi imposti dalla strategia europea 2020.