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Se il fotovoltaico diventa condiviso: le cooperative energetiche

Quello del fotovoltaico si presenta sempre di più come un investimento fruttuoso sia dal punto di vista ambientale (gli impianti fotovoltaici permettono infatti di produrre energia da fonti rinnovabili ed in maniera pulita e non inquinante), sia per quello che concerne la bolletta, che viene drasticamente ridotta non dovendo più acquistare energia dalle grandi compagnie.

Tuttavia vi sono delle remore che frenano i più ad installare questo impianto sulle proprie abitazioni: i vincoli storico-paesaggistici, i dubbi su come scegliere i pannelli fotovoltaici giusti per le proprie esigenze, ma soprattutto il problema della spesa.

L’installazione di un impianto fotovoltaico ha infatti un costo non troppo basso, che sebbene possa essere ammortizzato nel tempo attraverso le agevolazioni fiscali ed il risparmio sui consumi, pone comunque il problema della disponibilità dei fondi per un tal investimento economico.

Ma c’è una tendenza che si sta facendo strada proprio per ovviare a questi problemi: sempre più gruppi di cittadini infatti decidono di mettersi insieme in cooperative energetiche per unire le proprie forze (e dividere le spese) in vista dell’acquisto di un impianto fotovoltaico con cui coprire il proprio fabbisogno energetico.

Famiglie di piccoli centri si rinuniscono per acquistare gli impianti, come nel caso di Verona in cui cento famiglie si sono messe insieme e sono riuscite a realizzare un impianto da 1MW.

La SolarShare ha quindi presentato il primo progetto italiano per un fotovoltaico social e condiviso, una piattaforma che permette l’aggregazione al progetto anche a persone di città diverse non legate da una continuità territoriale, che pèotranno però condividere l’energia solare. Il progetto si chiama WeForGreen e prevede l’acquisto dell’impianto pugliese della Masseria del Sole da 1MW per un milione di euro da suddividere in 500 quote. L’energia sarà venduta ad un grossista e con i ricavi si pagheranno le bollette dei soci.

Tuttavia questo progetto più allargato non prevede la conversione degli impianti dei partecipanti in impianti fotovoltaici, quindi fa fronte soltanto agli aspetti economici, ma non a quelli ecologici.

Per questa ragione sembrano per ora di maggior interesse el cooperative energetiche di tipo locale che prevedono non solo una copertura delle bollette, ma un veero e proprio cambiamento di paradigma per quel che riguarda l’approvvigionamento energetico.

Guardando all’estero queste realtà sono già molto sviluppate e riescono ad aggregare numeri di grandi persone che travalicano i centri delle piccole comunità locali.

È quindi auspicabile che questa possa essere in futuro anche la tendenza su cui si muoverà il nostro paese.

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