Quando si parla di interventi volti a migliorare le prestazioni energetiche degli immobili la maggior parte di noi pensa a coibentare i componenti opachi dell’involucro edilizio, oppure a sostituire le caldaie esistenti oppure i vecchi infissi con elementi dalle performance decisamente superiori; raramente però si pensa di poter realizzare sulla propria testa un cosiddetto “tetto verde”, che da molti viene considerato unicamente un vezzo estetico.
In effetti nel nostro paese non è molto comune vedere delle coperture “piantumate” ed in pochissimi sanno cha questo tipo di interventi, che peraltro può essere effettuato anche su tradizionali tetti a falda e non necessariamente su coperture piane, non solo può portare tutta una serie di vantaggi (sia per a chi vi abita al di sotto, ma anche all’intera comunità e all’ambiente), ma è anche tra quelli che possono beneficiare delle detrazioni fiscali del 65, che peraltro sono state prorogate fine alla fine del 2015.
Oggi, però, questa moda sta rapidamente prendendo piede anche in Italia, specie per quanto concerne progetti importanti e di una certa entità, ma rispetto ad altri paesi, come ad esempio la Francia o la Germania, dove ad esempio ogni anno si realizzano circa 10 milioni di mq di verde pensile (contro i 300-400 mila mq autoctoni) siamo ancora molto indietro.
Vediamo dunque nel dettaglio di analizzare quali sono i vantaggi reali che comporta la realizzazione di un piccolo “giardino” sul proprio tetto.
- Innanzitutto durante la stagione invernale la presenza del verde in copertura trattiene il calore, incrementando la resistenza termica del nostro tetto di circa il 10%; in estate invece favorisce la spontanea fuoriuscita del calore, rendendo gli ambienti abitati decisamente più freschi, per un risparmio energetico complessivo che può arrivare a toccare il 30% del totale annuo di spesa.
- Oltre ad isolare termicamente un roof garden isola anche acusticamente, riducendo l’impatto dei rumori provenienti dall’esterno.
- Senza contare che la presenza di uno spazio verde in cima ad un qualunque edificio consente di drenare le acque piovane nel modo più naturale possibile ed ha quindi un impatto positivo anche sulla città, alleggerendo di molto il carico d’acqua sulla rete e scongiurando così allagamenti per le strade .
- Per quanto, poi, possa essere limitata la superficie del vostro tetto comunque si tratterà sempre di verde “aggiuntivo” rispetto a quello esistente: un piccolo polmone che tramite la naturale fotosintesi depura l’aria e trattiene le polveri sottili nocive.
- Nonostante quello che si possa pensare inoltre un tetto verde ha un’aspettativa di vita più che doppia rispetto ad uno convenzionale, pari a ben 50 anni, anziché i classici 20 anni, proprio in virtù del fatto che il manto impermeabile viene protetto dalla terra che ne limita moltissimo l’usura e l’esposizione a gelo e sbalzi di temperatura.
- Senza contare infine che fiori e piante apporteranno indubbiamente il loro contributo all’estetica del vostro palazzo o della vostra villetta, facendo apparire il tutto molto più carino.
Se l’idea vi piace, ma ritenete che un tetto verde sia un lusso che solo i miliardari possono concedersi, dovrete ricredervi: innanzitutto vi sono varie tipologie di roof garden, alcune sono più costose di altre e peraltro non tutte possono andar bene ovunque. In linea generale le spese di realizzazione si aggirano attorno ai 70 euro al metro quadro per un tetto piantumato con un semplice prato verde, tra i 100 ed i 120 euro a mq per un prato con piccole piante che diventano 200 euro a metro quado per prato verde e arbusti; ovviamente poi i costi e gli oneri salgono qualora si desideri inserire dei veri e propri alberi.
Inoltre poi si può ottimizzare il tutto creandosi un piccolo orticello personale, da curare nei ritagli di tempo e dove coltivare ortaggi a km zero, riducendo così anche l’impatto sulla spesa alimentare.