I leader europei vorrebbero spezzare il legame tra l’impennata dei prezzi del gas e le bollette dell’elettricità, motivo ormai accertato di speculazione. Una riforma globale del mercato energetico della Ue è resa urgente dall’invasione russa dell’Ucraina.
Ovviamente mettere d’accordo 27 paesi ciascuno con esigenze diverse sia di consumo che di fonti sarà un processo lungo e complicato; si è procrastinato fin troppo e ormai l’inverno è alle porte.
A differenza del gas naturale l’energia elettrica non può essere accumulata, quindi produzione e utilizzo devono essere costantemente bilanciati. Nel mercato Ue, la tariffazione dell’elettricità è determinata dal costo dell’ultima fonte di energia utilizzata per rispondere alla domanda; molto spesso la fonte è una centrale elettrica a gas. Tali centrali possono essere messe in funzione rapidamente. Il sistema si è sviluppato negli anni ’90 quando le energie rinnovabili come il solare e l’eolico erano costose e meno affidabili e c’era un flusso di gas economico e costante.
Nel corso degli anni, il prezzo delle energie rinnovabili è diminuito e il gas è diventato più costoso, gli aumenti erano iniziati ancor prima del conflitto Ucraino, ma è chiaro che ora siamo fuori controllo. Mentre gli Stati membri Ue si affrettano a riempire i propri siti di stoccaggio del gas, la Russia contro i paesi che hanno appoggiato la resistenza ucraina ha risposto tagliando le forniture e mettendo in scena quelle che afferma essere chiusure per manutenzione ai gasdotti.
I prezzi sono aumentati vertiginosamente, anche nei paesi meno dipendenti dal gas e con fonti di energia nucleare e rinnovabili disponibili. La scorsa settimana i prezzi dell’elettricità con consegna all’inizio del 2023 hanno raggiunto i 950 euro per megawattora in Germania e i 1.300 in Francia, rispetto agli 85 euro dell’anno scorso.
Già da un anno, la Francia ha esortato a “disaccoppiare” i prezzi dell’elettricità dal gas, in modo che i consumatori traggano vantaggio dalla disponibilità di energia prodotta attraverso il nucleare.
La Spagna, è un paese che ha investito molto nelle energie rinnovabili, ma ha ancora i prezzi basati sul costo del gas.
I ministri dell’Energia Ue si incontreranno il 9 settembre per colloqui “urgenti” sulla crisi.