Il decreto Ecobonus è legge: in una seduta-lampo con 249 voti favorevoli e solo 2 contrari il Senato ha dato il via libera alla conversione del decreto-legge n. 63 del 2013, recante “disposizioni urgenti per il recepimento della direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010 sulla prestazione energetica nell’edilizia”. Il disegno di legge era stato approvato, con modificazioni, dalla Camera lo scorso 30 luglio 2013. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sconti e detrazioni diventeranno effettivamente operativi, con le novità introdotte durante l’iter parlamentare, come ad esempio la possibilità di scontare dall’Irpef l’acquisto dei grandi elettrodomestici o l’estensione del bonus al 65% per le caldaie a pompa di calore. Tra le novità più recenti, la conferma dell’intenzione del Governo di stabilizzare i bonus a partire dal 2014, sebbene le risorse dovranno essere trovate con la Legge di stabilità ad ottobre, e l’estensione all’adeguamento sismico delle detrazioni del 65% per l’efficienza energetica applicabili per tutto il 2013.
Queste le principali novità del decreto.
Per l’efficienza energetica, confermata la detrazione d’imposta del 65%, ripartita in 10 anni, per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2013 per la riqualificazione energetica di edifici; per gli interventi sulle parti comuni dei condomini le detrazioni sono per le spese sostenute fino al 30 giugno 2014.
Sono detraibili anche le spese di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia e di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore.
Vale inoltre fino al 31 dicembre 2013 la detrazione del 65% delle spese per il consolidamento antisismico su prime case e capannoni nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2).
Per le ristrutturazioni, è prorogata al 31 dicembre 2013 la scadenza dell’innalzamento delle detrazione Irpef dal 36 al 50% delle spese, entro un tetto di 96 mila euro.
Confermata anche la detrazione del 50% delle spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, per i forni non inferiore alla classe A, per le case oggetto di ristrutturazione, per un importo massimo di 10 mila euro.
Ribadita l’intenzione di stabilizzare gli incentivi del settore dal 2014, con lo stop alla semplice proroga. Le misure e gli incentivi selettivi di carattere strutturale riguarderanno l’efficienza energetica e idrica, il sismico, la messa in sicurezza degli edifici, la depurazione delle acque contaminate da arsenico, la sostituzione delle coperture di amianto negli edifici. La quantità delle detrazioni sarà decisa nelle Legge di Stabilità, a ottobre.
Entro il 31 dicembre 2020 tutti i nuovi edifici dovranno essere a “energia quasi zero”, con il termine anticipato al 31 dicembre 2018 per gli edifici pubblici, compresi ospedali e scuole. Su questo tema, il Governo entro giugno 2014 elaborerà un piano d’azione.
Infine, l’Ape, Attestato di prestazione energetica, sostituirà l’Ace, attestato di certificazione energetica. Esso deve essere fornito per i nuovi edifici dal costruttore; per gli edifici esistenti venduti o locati, dal proprietario. Senza l’Ape i contratti di vendita e locazione sono nulli. L’Ape, redatto da un tecnico accreditato, ha una validità di 10 anni e deve essere aggiornato ad ogni intervento che modifichi le prestazioni energetiche. Il governo si è impegnato, accogliendo un ordine del giorno, a modificare, in un successivo provvedimento la norma che sanziona con la nullità il contratto di locazione qualora il proprietario non alleghi l’Ape.
fonte: www.edilone.it