218,2 i milioni di euro destinati per il prossimo triennio allenuove strategie energetiche dell’Emilia-Romagna, tra risorse europee, regionali e nazionali. Investimenti dedicati allo sviluppo di energie rinnovabili, al risparmio energetico, alla formazione, alla ricerca e all’innovazione, al rafforzamento dell’economia verde.
Si è concluso oggi il percorso, aperto alla società regionale, dedicato alla stesura del nuovo Piano energetico regionale, avviato dopo gli stati generali del 27 novembre scorso e che ha visto la realizzazione di nove convegni e quattro workshop tecnici.
I lavori – aperti dall’assessore regionale alle attività produttivePalma Costi – sono stati conclusi dal presidente della RegioneStefano Bonaccini.
Il documento fissa la strategia e gli obiettivi della Regione Emilia-Romagna per clima ed energia fino al 2030, ed è affiancato del Piano triennale di attuazione dello stesso Piano energetico per il triennio 2017-2019. Ora i documenti saranno sottoposti all’adozione della Giunta regionale, prima del passaggio in Assemblea legislativa per l’adozione definitiva.
Una strategia energetica per l’Emilia-Romagna che fa proprie le linee guida dell’Unione europea in termini di riduzione delle emissioni, di sviluppo delle energie rinnovabili, di sostenibilità e che mette a disposizione, nei prossimi tre anni, 218,2 milioni di euro. Di questi, 104,4 euro derivano dal programma Por Fesr, 27,4 dal Psr Feasr, 85,2 dalla Regione e1,2 dallo Stato.
La Regione punta ad alzare l’asticella della svolta greenpartendo proprio dagli obiettivi europei fino al 2030: per raggiungere questo ambizioso traguardo le risorse saranno dedicate a investimenti per lo sviluppo di energie rinnovabili, al risparmio energetico, alla formazione, alla ricerca e all’innovazione nonché al rafforzamento dell’economia verde.
Gli obiettivi del Piano fissano come termini temporali il 2020, il 2030 e il 2050 in materia di clima ed energia come fondamentale fattore di sviluppo della società regionale.
In particolare, gli obiettivi europei sono la riduzione delle emissioni climalteranti del 20% al 2020 e del 40% al 2030 rispetto ai livelli del 1990; l‘incremento al 20% al 2020 e al 27% al 2030 della quota di copertura dei consumi attraverso l’impiego di fonti rinnovabili, l’incremento dell’efficienza energetica al 20% al 2020 e al 27% al 2030.
Trasporti, elettrico e termico, con le loro ricadute sull’intero tessuto regionale, sono i tre settori sui quali si concentreranno gli interventi per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione europea e recepiti dal Piano.
Fonte [www.regione.emilia-romagna.it]