Fotovoltaico orientato a nord, perchè no?

Orientare i moduli fotovoltaici a Nord sembra tuttora essere ritenuto un tabù. Il massimo della radiazione solare e di conseguenza il massimo rendimento di un pannello fotovoltaico si hanno con l’orientamento a Sud (0°) ed un inclinazione di 32°. Non tutti i tetti purtroppo sono disposti a questa maniera, in Italia le inclinazioni medie dei tetti si attestano attorno ai 20° e gli orientamenti a Sud perfetto non sono moltissimi.

GLI ORIENTAMENTI SFAVOREVOLI
Anche se non perfettamente orientato a Sud, un impianto fotovoltaico svolge comunque la sua funzione, è abbastanza frequente vedere impianti fotovoltaici installati sulle falde Est ed Ovest (90°), in alcuni casi questo orientamento permette di sfruttarle entrambe, con una perdita di potenza stimabile in un 4% rispetto al Sud pieno. Cosa succede però se si va oltre a quel 90° che da molti è considerata una soglia oltre la quale non si può andare?

OLTRE I 90°
Una delle possibilità offerte dalla tecnologia fotovoltaica per sforare l’Est o l’Ovest consiste nell’utilizzare moduli a film sottile (amorfo, CIGS, CIS) i quali richiedono meno irraggiamento diretto e sfruttano maggiormente l’irradiazione diffusa. Il limite di queste tecnologie sta nella maggior superficie richiesta per raggiungere la potenza desiderata (quasi il doppio nel caso dell’amorfo rispetto al cristallino) e per i probabili futuri costi di smaltimento (attualmente CIS e CIGS sono trattati come rifiuto speciale).

A NORD CON IL SILICIO CRISTALLINO
Andare oltre i 90° con il silicio cristallino significa avere comunque un impianto che funziona e produce. I casi in cui è necessario andare a Nord sono pochi, ma è una cosa fattibile da parte di chi non vuole a nessun costo rinunciare a prodursi l’energia elettrica dal sole, il tutto a patto che il valore di radiazione nominale sulle celle non scenda al di sotto dei 1000 w/mq.

ITALIA E GERMANIA A CONFRONTO
Essendo il fotovoltaico in Germania partito più di dieci anni fa, quelle che sono le abitudini nel paese teutonico le si possono vedere con qualche anno di distanza anche in Italia. Non è raro quindi vedere da quelle parti impianti rivolti a Nord, essendo buona parte delle falde Sud già ricoperta da pannelli. Se si calcola anche il minor irraggiamento che la Germania possiede rispetto all’Italia, ciò può far ben sperare.

UNA SIMULAZIONE
Utilizzando il database PVGIS, attraverso il quale è possibile simulare la produzione di un impianto fotovoltaico in tutta Europa, è stato quasi sorprendente scoprire che un impianto da 3Kwp, se installato in zona Berlino, con un’inclinazione di 20° ed orientato a Sud-Ovest (70°) produce in media 2240 Kwh/anno, con un irraggiamento di 1030 Kwh/mq. Lo stesso impianto, realizzato a Venezia con un orientamento Nord-Ovest (150°) produce 2180 Kwh/anno, con irraggiamento di 1020 Kwh/mq. Eclatante è poi il risultato se quell’impianto viene installato a Roma con un orientamento Nord pieno (180°), per cui si ha una produzione annua di 2540 Kwh/anno con 1200 Kwh/mq: quindi con una resa addirittura superiore ad un impianto orientato a Sud-Ovest installato al Nord della Germania.