Gli investitori credono nella transizione energetica. Ed è anche grazie a loro che nel 2021 , per la prima volta nella storia, l’investimento globale in energie rinnovabili sarà più alto di quello in gas e petrolio”, Questo è quanto sostiene Michele Della Vigna, Global Investment Research di Goldman Sachs.
Il grandissimo gruppo bancario americano ha pubblicato uno studio che mette in luce come le proposte degli azionisti su temi climatici dal 2011 siano quasi raddoppiati; ad oggi siamo ad un più 40% che evidenzia come i voti favorevoli siano più che triplicati. Ciò significa che questo cambiamento ha investito tutto il mercato dei capitali, ormai parte attiva nel processo di transizione energetica.
Secondo quindi l’esperto, “il risultato è che i progetti che generano tanta anidride carbonica, come quelli sul petrolio, vengono condannati dagli investitori ad avere un costo del capitale sempre più alto: sul petrolio, stimiamo sopra al 20% in questo momento. Mentre per gli investimenti in eolico, solare, ma anche in altre fonti rinnovabili , il costo del capitale è sceso sotto il 5%. Quindi, abbiamo visto una divergenza di 15 punti percentuali”. Per Della Vigna è un “momento storico”: è la prima volta che le energie rinnovabili vincono la sfida degli investimenti contro gas e petrolio.
In ottica anche del tema di rendere più green l’intero mondo sembrerebbe essere una buona notizia; chissà che la corretta strada sia ormai tracciata