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In Veneto le scuole dell’infanzia si dotano di impianti fotovoltaici grazie al crowdfunding

D’ora in poi in Veneto le scuole dell’infanzia saranno più Green e meno energivore, in virtù di un recente accordo triennale siglato dalla FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) di Treviso con il Gruppo Energyka, multinazionale operante nel settore del fotovoltaico, che ha la sua sede proprio nel trevigiano e più precisamente  a Montebelluna.

Inizialmente è stato preventivato il coinvolgimento di 226 istituti e circa 18 mila famiglie, ma ci si auspica che ben presto si potrà pensare di estendere l’iniziativa a tutte le scuole FISM della regione, che sono oltre un migliaio. Energyka oramai è una realtà internazionale, ma ha le sue radici in Veneto ed anche per tale motivo ha deciso di impegnarsi in quest’iniziativa, realizzando un progetto specifico e dedicato per ogni istituto scolastico coinvolto, proponendo l’impiego di una nuova generazione di fotovoltaico completamente ecocompatibile, flessibile, calpestabile ed ultraleggero, che  non contiene metalli pesanti quali il cadmio o il piombo. Si tratta di pannelli di nuova generazione che riescono perfettamente ad integrarsi nell’architettura degli edifici, ricoprendo i tetti al pari di una guaina, senza che si ci siano problemi legati all’orientamento e all’inclinazione e che si rendano necessarie sovrastrutture portanti, così da potersi applicare senza difficoltà a qualunque edificio esistente. Questi pannelli verranno offerti da Energyka praticamente al prezzo di costo e verrà fornita anche la progettazione, l’assistenza ed una garanzia di 25 anni.

La rivoluzione principale non sta tanto nel tipo di tecnologia proposta, nonostante si sia scelto di utilizzare dei pannelli fotovoltaici di ultima generazione ed ad alta efficienza, ma piuttosto nel fatto che questa innovazione Green sarà possibile proprio grazie al coinvolgimento diretto delle famiglie dei bambini che frequentano le scuole materne, attraverso un progetto di crowdfunding che prevede una forma di finanziamento collettivo e partecipato.

Sono state prospettate varie formule di finanziamento tra cui quella di un crowdfounding al 100% del costo, con uno sconto immediato sul costo della bolletta e un ammortamento entro i primi 5 anni; oppure quella di un finanziamento all’80%, ma allungando ovviamente i tempi di rientro. In entrambi i casi il vantaggio per le scuole risulterà assicurato perché alla fine del periodo di ammortamento queste saranno autonome da un punto di vista energetico ed i pannelli installati garantiranno una resa dal 15 al 20% superiore rispetto ai tradizionali.

Si tratta di una vera e propria “rivoluzione culturale dal basso”, che oltre a garantire un’importante contributo in ottica di risparmio energetico avrà anche un ruolo educativo. Fabio De Vincenti, di Prometea Power, società satellite del Gruppo energika nata proprio con lo scopo di fornire energia al territorio grazie ad interventi di carattere sociale, ha infatti dichiarato a tal proposito: “Abbiamo pensato a cosa fare per i nostri figli ora che siamo noi i genitori e abbiamo subito guardato alle scuole materne, prolungamento ideale della famiglia. Per noi si tratta di un investimento importante ma crediamo nel ruolo educativo di questa iniziativa: l’abitudine a progetti virtuosi si acquisisce da piccoli e solo con l’esempio potremo pensare di avere domani adulti abituati a progettare il futuro e a rispettare davvero l’ambiente. Crediamo nella formula partecipata dove scuole, famiglie, azienda saranno in grado di realizzare grandi progetti. L’unione fa la forza è ancora vero!”.

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