L’edificio La Tuxa, pensato per rispondere a requisiti di alta efficienza energetica, sostenibilità ambientale e comfort abitativo, è uno dei più efficienti presenti a Milano. Posizionato in classe A+ rispetto alla certificazione Cened, il committente ha richiesto anche di ottenere la certificazione CasaClima che, come ben noto, ha dei parametri più stringerti sulla valutazione; inoltre è uno dei primi edifici residenziali di Milano a consumo quasi zero, una condizione che anticipa di molto gli obblighi richiamati dalla Direttiva Europea n. 2010/31.
Gli obiettivi del progetto sono stati:
- L’alta efficienza energetica
- Il rispetto dell’ambiente
- L’utilizzo limitato di combustibili fossili
- L’elevato comfort termo-igrometrico degli spazi abitati.
Le scelte effettuate per l’involucro dell’edificio sono state fondamentali per la riduzione del fabbisogno energetico del fabbricato, in quanto, la buona coibentazione e la risoluzione di tutti i ponti termici, uniti alla progettazione dell’ ombreggiatura estiva e dell’ impianto di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore, hanno permesso di realizzare un edificio a consumo quasi zero. Le prime simulazioni termiche condotte durante il periodo invernale ed estivo hanno fornito ottimi risultati sul comportamento complessivo del complesso edilizio.
Grazie al livello di prestazioni garantito dall’involucro (trasmittanza media 0,16 W/m2K e dei serramenti Uw=0,8 W/m2K), l’impianto di ventilazione meccanica controllata è in grado di soddisfare, in gran parte, le esigenze legate al comfort interno degli ambienti, lasciando così agli altri sistemi impiantistici la quota legata al fabbisogno di calore necessario.
La VMC, con recupero di calore, ha un rendimento molto elevato ed è in grado di garantire il ricambio d’aria riducendo la dispersione di energia termica. Il sistema, che utilizza il calore estratto dagli ambienti, è sostenuto dal riscaldamento a pavimento a bassa temperatura, alimentato da una caldaia centralizzata a condensazione che, in caso di necessità, riscalda l’acqua che circola nel sistema a pannelli radianti a pavimento.
Questa caldaia inoltre integra la produzione di ACS attraverso l’impianto solare termico centralizzato, posto in copertura, che copre più del 50% del fabbisogno, come da normativa vigente.
L’edificio prevede un impianto di recupero dell’acqua piovana che verrà utilizzata per irrigare il giardino esterno condominiale e alimentare le cassette di scarico dei WC.Come sistema di controllo principale, le unità abitative sono dotate di modulo per la contabilizzazione dei consumi in grado di misurare, anche in maniera istantanea, l’energia utilizzata da ogni singola unità, un modo per monitorare anche la presenza di eventuali anomalie all’interno del sistema.