Sviluppati con l’obiettivo di offrire al mercato prodotti innovativi con specifiche proprietà intrinseche, svariate tipologie di materiali attivi sono state utilizzate con successo in ambiti come progettazione architettonica, industria, settore medicale, logistica alimentare e moda.
Parliamo di materiali potenziati con proprietà fotocatalitiche, igroregolatrici, purificanti o batteriostatiche che presentano differenti caratteristiche specifiche e comportamenti studiati per rispondere a precise esigenze e destinazioni d’uso.
Grazie all’utilizzo di questi materiali, sfruttabili sia per all’interno che all’esterno, è possibile ridurre notevolmente sia la manutenzione del prodotto che l’impatto ambientale complessivo.
Attraverso alcuni studi condotti su particolari tipologie di materie come la ceramica, i materiali eco-attivi sono stati resi efficaci anche in ambienti al coperto, grazie all’azione di particolari elementi inclusi nella materia lavorata.
I numerosi scenari di utilizzo per questa particolare tipologia di materiali includono genericamente, il campo della sanità umana e animale, che richiedono requisiti stringenti in termini di sicurezza e standard qualitativi. Questi prodotti potenziati risultano essere soluzioni ideali: contribuiscono a migliorare le condizioni di chi opera all’interno, semplificano la manutenzione riducendone i costi, i consumi e l’impatto ambientale complessivo.
Una grande quantità di pannelli, piastrelle, vernici, intonaci e calcestruzzi fotocatalitici riconducono le loro caratteristiche al biossido di titanio, utilizzato per la sua capacità di contrastare attivamente l’inquinamento atmosferico, abbattendo un’ampia gamma di sostanze tossiche trasformandole in sali del tutto innocui.
Nelle prime generazioni di prodotti con queste caratteristiche l’attivazione è resa possibile dall’esposizione ai raggi solari o alle radiazioni di lampade UV, nuovi sviluppi hanno portato a soluzioni innovative che rendono i materiali in grado di avere un comportamento attivo anche in ambienti chiusi, in assenza di attivatori.
All’interno dei luoghi di cura l’ambiente deve essere confortevole e salubre, quindi risulta d’importanza cruciale il livello qualitativo dell’aria definito dalla presenza/assenza di determinate sostanze, da un adeguato tasso di umidità e dal comfort olfattivo. Piastrelle o rivestimenti con proprietà igroregolatrici e di assorbimento di cattivi odori, migliorano il livello di qualità dell’aria e contrastano l’inquinamento olfattivo negli ambienti confinati, ostacolando anche la propagazione delle muffe. Tale comportamento da parte dei materiali è reso possibile dall’utilizzo di una speciale argilla e anche il carbone attivo, contenuto in carte da parati disinquinanti, schiume filtranti e non-tessuti per la purificazione dell’aria, vanta una struttura altamente porosa, quindi caratterizzata da un’elevata area che lo rende un adsorbente ideale per l’eliminazione permanente e sicura di composti volatili organici, agenti inquinanti e odori sgradevoli presenti nell’aria.