La spesa in conto capitale per i progetti riguardanti energie rinnovabili dovrebbe raggiungere un nuovo record nel prossimo 2021. È quanto emerge da un’analisi di Rystad Energy che ha calcolato un importo complessivo di 243 miliardi di dollari in grado di ridurre, addirittura, il divario con la spesa per petrolio e gas, che dovrebbe essere relativamente piatta quest’anno attestandosi a 311 miliardi di dollari.
Infatti, sottolinea la società di ricerca scandinava, i fornitori di servizi per i giacimenti petroliferi hanno intrapreso passi considerevoli per apportare cambiamenti strutturali e diversificare, ma i risultati finanziari del 2020 suggeriscono che è necessario fare di più; che si può fare di più.
La spesa nel 2020 aveva raggiunto i 224 miliardi di dollari. Al contrario, si prevede che quest’anno gli investimenti in petrolio e gas rimarranno in linea con i 306 miliardi di dollari del 2020, ben lontano dai giorni migliori, poiché solo nel 2019 E & P ha speso 422 miliardi di dollari in acquisti di forniture.
Il divario di spesa tra energie rinnovabili e petrolio e gas si sta riducendo, sottolinea Rystad Energy, e questo perché gli investimenti per le energie rinnovabili sono ora solo del 22% inferiori alla stima per i progetti.
Dopo un brutto 2020, i risultati finanziari di alcune società suggeriscono che è necessario fare di più. Rystad Energy ha confrontato i ricavi di 170 fornitori quotati esposti ai mercati upstream di petrolio e gas, eolico e solare. L’analisi rivela, e potremmo considerarlo di buon auspicio, che mentre le attività incentrate sul petrolio e sul gas hanno registrato in media un calo dei ricavi del 23% nel 2020 rispetto all’anno precedente, le attività eoliche e solari fotovoltaiche hanno registrato una crescita delle vendite del 18%.