Energie rinnovabili in agricoltura: Cherchi, centinaia di aziende potranno contare su integrazione al reddito
“I coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali che vorranno installare nella propria azienda un impianto eolico fino a 60 kw per singola impresa e fino a 200 kw in forma associata, lo potranno fare senza anticipare neppure un centesimo”. Lo ha annunciato l’assessore regionale dell’Agricoltura Oscar Cherchi nel corso della conferenza stampa svoltasi questa mattina nella sede Argea ad Oristano, alla presenza dei vertici del Banco di Sardegna e della Sfirs. “E’ l’inizio di un percorso importante, – ha spiegato l’assessore – che servirà agli imprenditori agricoli per diminuire i costi di gestione della propria azienda, in un momento difficile come quello attuale”. In pratica, le aziende agricole potranno contare su un’integrazione al reddito che deriverà dalla cessione dell’energia elettrica prodotta dal vento al GSE (Gestore Servizi Energetici), che acquisterà pertanto tutta la produzione di ogni singola ‘torre’. Il corrispettivo che il GSE pagherà all’azienda agricola servirà al titolare per l’ammortamento del costo dell’investimento e per ottenere un’adeguata remunerazione. Secondo una stima, l’agricoltore potrà contare su un reddito integrativo di seimila/ottomila euro all’anno, al netto delle rate di ammortamento che durerà 10 anni, concluso il quale l’agricoltore percepirà l’intero importo della vendita dell’energia al GSE, stimata in circa 40 mila euro annuali. Il costo di realizzazione di un impianto eolico con potenza produttiva di 60 kw è di circa 250/300 mila euro. L’intero importo potrà essere finanziato dal Banco di Sardegna, come confermato dal Direttore generale Giuseppe Cuccurese.
La Sfirs, finanziaria regionale, grazie al Fondo stanziato dalla Regione, garantirà l’80% dell’investimento; il restante 20% sarà garantito dallo stesso Banco di Sardegna. Massimo Concas, che ha rappresentato la Sfirs, ha spiegato, che a seguito dei primi due milioni del Fondo, che sono stati messi a disposizione in questi giorni, potrà essere prestata garanzia ad oltre 100 imprese richiedenti. “Il Fondo – ha infine annunciato l’assessore Cherchi – sarà incrementato nei prossimi mesi fino ai sette milioni, appositamente previsti dalla Giunta a questo scopo”.
Fondo di garanzia a sostegno della realizzazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili nelle aziende agricole (L.R.15/2010, art.12, comma 3)
Il Fondo è destinato a favorire l’accesso al credito da parte delle imprese agricole che intendono installare impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili aventi potenza massima fino a 60 KW per singola impresa e fino a 200 KW per imprese aggregate.
Sono ammissibili ai benefici del Fondo, oltre agli investimenti da eseguire su strutture apposite, anche gli impianti da realizzare su fabbricati o strutture già esistenti presso l’azienda agricola.
Sono escluse le PMI operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, secondo la definizione dell’articolo 2, paragrafi 3 e 4, del Regolamento (CE) 1857/2006.
Il Fondo è destinato a favorire l’accesso al credito da parte delle imprese agricole che intendono installare impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili aventi potenza massima fino a 60 KW per singola impresa e fino a 200 KW per imprese aggregate.
Sono ammissibili ai benefici del Fondo, oltre agli investimenti da eseguire su strutture apposite, anche gli impianti da realizzare su fabbricati o strutture già esistenti presso l’azienda agricola.
Sono escluse le PMI operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, secondo la definizione dell’articolo 2, paragrafi 3 e 4, del Regolamento (CE) 1857/2006.