È stato presentato questa settimana presso Palazzo Altieri a Roma il primo studio nazionale sui benefici dei sistemi di accumulo elettrochimico, non solo per il sistema elettrico, ma anche per l’utente finale. A condurre l’analisi è stata ANIE Energia, l’associazione che rappresenta i comparti della produzione, trasmissione, distribuzione e utilizzo di energia elettrica. Secondo lo studio, una diffusione massiva di questa tecnologia di accumulo, che ha la finalità di trattenere l’energia in eccesso generata durante il giorno permettendo di utilizzarla durante la notte, incrementa l’autoconsumo dell’energia fotovoltaica dal 30% al 70% determinando un notevole risparmio per i proprietari degli impianti e rilevanti benefici per il sistema elettrico (che ANIE ha calcolato aggirarsi sui 500 milioni di euro annui). In un periodo che non può non definirsi delicato per il comparto del fotovoltaico, l’adozione dei sistemi di accumulo per gli impianti residenziali si configura come una valida opportunità per far crescere ulteriormente il fotovoltaico domestico anche dopo la chiusura del Quinto Conto Energia e la fine delle tariffe incentivanti sull’energia prodotta. Inoltre, il costo delle batterie scenderà del 50% nel prossimo quinquennio, permettendo una più capillare diffusione del sistema.
ANIE Energia ha calcolato dettagliatamente i benefici di sistema, sulla base di uno scenario di penetrazione dei sistemi di accumulo del 20% (cioè 5 milioni di impianti fotovoltaici a fronte dei 25 milioni di famiglie italiane): si è scoperto così che il risparmio maggiore deriverebbe dalla riduzione dell’energia tagliata a causa di “overgeneration” (eccesso di generazione sulla domanda), quantificata in 234,4 milioni di euro, subito seguito dai 147,1 milioni risparmiati dalla riduzione di capacità termoelettrica derivante dal livellamento del picco di domanda serale di energia. E questo solo per citare la parte più cospicua del potenziale risparmio.
Il Presidente di ANIE Confindustria, Claudio Andrea Gemme, è intervenuto all’evento romano affermando: “A fronte dei rilevanti benefici di sistema ottenibili, l’attuale contesto normativo italiano non regolamenta direttamente l’applicazione dei sistemi di accumulo domestici, come invece già succede in alcuni paesi. In Germania e USA, al contrario, viene riconosciuta l’importanza di una corretta diffusione di sistemi di accumulo domestici e già questi paesi si sono mossi per prevedere facilitazioni per la loro installazione. ANIE auspica che entro breve anche l’Italia possa dotarsi di una normativa di riferimento specifica”.
Desideri realizzabili e soltanto sogni? Nicola Cosciani, Presidente del Gruppo Sistemi di Accumulo di ANIE Energia, presente anch’egli alla presentazione, auspica un’azione delle istituzioni in materia: “In aggiunta ai benefici per il sistema elettrico, la diffusione delle batterie determina anche benefici indiretti a livello di Sistema Paese. Pertanto, garantire un supporto legislativo e regolatorio ai sistemi di accumulo vorrebbe dire abilitare la creazione di una filiera italiana dei sistemi di accumulo, con importanti ricadute dal punto di vista industriale e occupazionale”.