Si è concluso domenica 11 agosto, a Datong, il Solar Decathlon China 2013.
La competizione ha visto gareggiare 22 team provenienti da più di 35 università con studenti di oltre 35 diverse nazionalità. Il concorso ha posto come obiettivo la realizzazione di una casa ad energia solare efficace dal punto di vista dei costi, ad alta efficienza energetica e dall’aspetto accattivante. Lo scopo di tutto questo: dimostrare come le abitazioni ad energia solare possano essere completamente funzionali, confortevoli e diventare spazi sostenibili in cui vivere.
Il team svedese ha dimostrato di saper conciliare queste caratteristiche guadagnando il terzo posto con il progetto Halo.
Al gruppo di lavoro hanno partecipato 26 studenti, di diversa estrazione culturale, etnica e professionale; l’obiettivo che si sono posti è stato quello di comunicare al pubblico che insieme è possibile influenzare positivamente la capacità dell’architettura di adattarsi al nostro ambiente naturale.
A partire da questo principio ha preso forma Halo che durante il Solar Decathlon China ha avuto particolari riconoscimenti nelle sezioni relative ad ingegneria, comunicazione e applicazioni solari.
Nel segmento di gara relativo all’ingegneria il team svedese ha infatti ottenuto il terzo posto. La giuria si è vista impegnata nel valutare la progettazione ingegneristica nonché la sua realizzazione e riguardo ad Halo i giudici hanno apprezzato l’implementazione di un sistema elegante e altamente efficiente con un contenitore d’eccezione e un sofisticato impianto di ventilazione meccanica; una casa in grado di mantenere un’elevata qualità dell’aria e confort anche in condizioni estreme.
Il team si è poi distinto nel segmento di gara relativo alla comunicazione, ottenendo il primo posto. La giuria ha evidenziato come, a partire da un concetto molto chiaro relativo al design della casa, gli studenti abbiano prodotto un’identità visiva semplice ed efficace, in armonia con il concetto di design della casa stessa. A partire dal sito per arrivare al materiale espositivo, tutto è risultato in linea con il progetto, educativo e di facile comprensione.
I giurati hanno infine attribuito ad Halo il secondo posto nella sezione “Applicazioni Solari” enfatizzando l’elevata cura dei dettagli, il cablaggio di pannelli e inverter pressoché invisibile e il robusto e professionale modulo fotovoltaico utilizzato. I giudici si sono detti inoltre colpiti dal progetto tecnicamente valido e particolareggiato.
In merito alle applicazioni solari ha avuto un ruolo importante anche l’Italia: i pannelli utilizzati per il tetto dell’abitazione sono stati infatti realizzati dall’azienda torinese Solbian Energie Alternative che ha collaborato al progetto assieme a Sabic, partner responsabile delle installazioni connesse a rete.
Nel discorso di chiusura dell’evento, Richard King, direttore dell’US Department of Energy’s Solar Decathlon, ha voluto ricordare come il team svedese sia rimasto tra i primi posti della classifica per tutta la competizione, terminando poi con un’ottima prestazione. Ha inoltre voluto menzionare un particolare del progetto da lui molto apprezzato: il dover riporre le scarpe in un contenitore accanto alla porta prima di entrare nell’abitazione. Al termine della visita, le scarpe potevano essere recuperate da un cesto posto presso la porta di servizio. La casa progettata per studenti universitari, come ha affermato Richard King, è stata elogiata da tutti e questo le ha permesso di raggiungere il podio, assieme agli altri vincitori di Solar Decathlon China 2013, conquistando il meritato terzo posto.