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To LED or not to LED?

Sempre più frequenti sono le notizie di intere città che adottano l’illuminazione a LED per le proprie strade, e l’adozione degli stessi viene incoraggiata anche per l’utilizzo domestico.
Nel 2005 il consumo energetico per l’illuminazione in Italia è stato stimato pari a 411 TW/h, equivalente alla produzione di 4,2 tonnellate di CO2. In aggiunta, un recente studio dell‘Assessorato per l’Ambiente e la smart city ha calcolato che l’utilizzo dei LED nell’illuminazione cittadina ridurrebbe di due terzi i costi di manutenzione con un completo recupero dei costi di installazione nel giro di due anni. Per dare un’idea sulla performance dei LED paragonata alle tradizionali fonti di illuminazione, riportiamo qui una sintetica scheda di paragone:

Tipologia                                       Efficienza (Lm/W*)        Tempi di vita (ore)
Lampade ad incandescenza    10-19                                 1000-1500
Alogene                                         12-20                                 2000-3000
Fluorescenti compatte                50-110                              5000-6000
Fluorescenti tubulari                   50-110                              12-15000
LED                                                 80-120                             50-60000
*lm/w -lumen/watt: quantità di luce emessa per energia assorbita

Ciononostante alcuni rimangono scettici riguardo a questa tecnologia che seppur avendo fatto passi da gigante negli ultimi anni, è a loro detta non ancora matura e affetta da problematiche rilevanti.

Cosa sono e come funzionano i LED?
I LED, acronimo di Light Emitting Diodes- Diodo ad emissione luminosa, furono introdotti per la prima volta negli anni ’60. In parole molto semplici, il LED  è composto da diodi (componenti elettronici che consentono il passaggio della corrente in una sola direzione) ricoperti da un sottile strato di semiconduttore. Quando la corrente attraversa il diodo, il semiconduttore produce fotoni emettendo così luce. Il tipo di semiconduttore utilizzato determina l’efficienza della conversione elettricità-luce e l’intensità luminosa.  Un problema associato a questa tecnologia tuttavia è che quando non vengono rispettate le indicazioni del produttore riguardo alla potenza consigliata, la potenza in eccesso viene dissipata sotto forma di calore con effetti deleteri sulla resistenza e con conseguenti cali di efficienza.

Quali sono i vantaggi dei LED?

  • lunga durata 10-50.000 ore (pari a 5,7 anni)
  • ridotti costi di manutenzione
  • elevato rendimento
  • luce pulita in quanto priva di infrarossi e UV
  • sicurezza, in quanto funzionano a basse tensioni (3-24 Volt a corrente continua)
  • accensione a freddo (fino a -40°C) senza problemi
  • non viene impiegato Mercurio
  • il numero di accensioni e spegnimenti non inficia la durata
  • impatto dimensionale ridotto consente di creare apparati illuminanti di nuova foggia

Quali sono gli svantaggi dei LED?

  • costi di manutenzione componenti esterni al LED: nonostante i LED in sè abbiano una vita molto più lunga delle lampadine tradizionali, i componenti associati (vetro di copertura della lampada, materiali elettronici e componenti della resistenza) hanno bisogno di manutenzione e presentano in alcuni casi una durata più limitata
  • Qualità della luce: al momento il tipo di LED più efficiente sembra essere quello a temperatura di colore compresa tra i 4000 e i 6000K che produce una luce blu. Questo tipo di luce, oltre che conferire un “aspetto spettrale” alle strade, causa un notevole inquinamento luminoso e possibili danni alla salute umana (in particolare rischi fotobiologici per pelle e occhi).
  • Come già accennato, un eccesso di potenza causa un calo di efficienza e talvolta alterazione della tonalità della luce
  • difficoltà ad ottenere una luce diffusa

Ovviamente tali problemi non sono da ignorare e dovrebbero essere  l’oggetto di ricerca scientifica volta a migliorare la tecnologia, visto le promettenti prospettive associate all’utilizzo dei LED. A tal merito suonano promettenti le parole di  Alberto Barbieri, Professore all’Università di Cardiff che studia LED dal 1995, il quale ha suggerito che l’evoluzione di materiali è la chiave per lo sviluppo di sorgenti luminose sempre più efficienti.
 

 

 

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