Il 2023 si è chiuso con un dato importante, visibile in quasi tutto il territorio europeo. Siamo di fronte ad un vero mix di energie. L’eolico e il solare hanno raggiunto una percentuale del 27%, mentre carbone e gas hanno subito una flessione, a dimostrazione di come l’approvvigionamento di energia non si basi più per gran parte da combustibile fossile
L’UE punta entro il 2040 ad una riduzione del 90% del gas serra; in questo senso le energie rinnovabili sembrano aver subito un processo di accelerazione.
Al momento sembra che il 44% di fabbisogno di energia, provenga da fonti rinnovabili
Per il 2024 con la crescita di eolico e solare, anche il gas dovrebbe iniziare a ridursi seguendo il trend del fossile. La stessa domanda di elettricità in UE è scesa del 3.4% (nel 2023 rispetto al 2022) e di circa il 6,5% rispetto al 2021. Anche le temperature più miti e una tendenza delle famiglie al risparmio hanno sicuramente contribuito a questa riduzione, anche se il processo di elettrificazione ne ha aumentato la domanda.
Entro il 2030 si prevede che il 55% dell’elettricità provenga da eolico e solare. A guardare i fatti però siamo ben distanti da questo obiettivo in quanto l’eolico è lontana dal 15% che dovrebbe ottenere ogni anno da qui al 2030.
In ITALIA, si sono prodotti record di energia con solare ed eolico. I parchi eolici hanno generato 23,4 Terawattora (TWh) di energia l’anno scorso, mentre i pannelli solari hanno raggiunto i 30TWh. E’ stata soddisfatta circa il 37% della domanda di elettricità del paese, con un incremento del 6% rispetto al 2022.
Nel 2024 l’ Italia prevede di ridurre i costi delle energie rinnovabili, per renderle più competitive rispetto alle fonti tradizionali, migliorare l’integrazione delle energie rinnovabili nel sistema elettrico, per garantire la sicurezza e la stabilità della rete ed efficientare e ottimizzare il quadro normativo